giovedì 29 gennaio 2015

News da ItaliaOggi. Confindustria: "Il 2015 'anno spartiacque', stime per il Pil superiori alle attese"

"Per l'economia italiana il 2015 si sta sempre più annunciando come l'anno spartiacque, perché termina la lunga e profonda recessione iniziata nel 2008 e tornano le variazioni positive per il pil e l'occupazione”.

E' quanto si legge nella Congiuntura flash del Centro Studi di Confindustria, che precisa che probabilmente le previsioni sul pil si riveleranno molto superiori alle previsioni correnti, anche a quelle più recenti. Questo cruciale passaggio si deve, in parti molto disuguali, a tre ordini di fattori.
 
Anzitutto, la combinazione molto favorevole di elementi esterni: crollo del prezzo del petrolio, svalutazione del cambio dell'euro, accelerazione del commercio mondiale, diminuzione dei tassi di interesse a lungo termine. Sommando i loro effetti, stimati dal CsC sulla base di ipotesi prudenti, si arriva a una spinta per l'Italia pari al 2,1% del pil nel 2015 e a un aggiuntivo 2,5% nel 2016. Questi impulsi espansivi restano sostanziosi anche una volta 'fatta la tara' al loro pieno concretizzarsi per tener conto delle difficoltà del contesto di grave crisi.
 
Il secondo fattore sono le politiche più orientate alla crescita, che daranno maggiore sostegno all'occupazione e agli investimenti, grazie anche alla flessibilità conquistata a Bruxelles.
Il terzo fattore sono gli indicatori congiunturali che segnalano la stabilizzazione della domanda interna e della produzione, offrendo una buona base di ripartenza: in altre parole, non occorre piu' arrestare la retromarcia prima di ricominciare ad avanzare. Senza considerare Expo 2015, che darà un apporto non marginale.
 
Nelle sue stime, il Centro Studi sottolinea l'aumento della produzione industriale a gennaio, pari a +0,3 dopo +0,1% a dicembre, così il IV trimestre "ha chiuso meglio dell’atteso, con un calo dello 0,3%; nel primo trimestre l’acquisito è di +0,5%. Tale dinamica è coerente con un pil piatto a fine 2014 , che riduce il trascinamento al 2015 a -0,1% (dal -0,2% stimato a dicembre) e in crescita nel 1° trimestre".