lunedì 12 gennaio 2015

NEWS SICUREZZA. DAL QUOTIDIANO 'ITALIAOGGI': STALKING, IN EUROPA PROTEZIONE TRASFERIBILE

I cittadini dell’Ue che hanno subito abusi domestici o stalking potranno viaggiare in sicurezza al di fuori del proprio paese di origine semplicemente trasferendo l’ordine di protezione che li tutela dal loro aggressore.

In passato le vittime dovevano invece passare attraverso procedure complesse per estendere gli effetti di una misura di protezione nazionale agli altri Stati membri dell’Unione europea ed erano costrette ad avviare una procedura diversa per la certificazione in ciascun paese. Gli ordini di protezione potranno ora essere riconosciuti facilmente in qualsiasi Stato membro dell’Ue, il che consentirà alle vittime di violenza di spostarsi senza dover ricorrere a procedure gravose.

Lo ha ricordato nei giorni scorsi la Commissione Europea, spiegando che il nuovo meccanismo consta di due strumenti distinti: il regolamento relativo al riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile e la direttiva sull’ordine di protezione europeo, i quali mettono in campo meccanismi che rispecchiano le differenze che caratterizzano le misure di protezione nazionali degli Stati membri, che possono essere di natura civile, penale o amministrativa.

Grazie alle nuove norme gli ordini di restrizione, protezione e allontanamento emessi in uno Stato membro saranno riconosciuti in tutta l’Ue in modo rapido e semplice mediante una semplice certificazione. Entro il 16 novembre 2015, inoltre, diventerà vincolante per gli Stati membri una direttiva Ue, entrata in vigore nel 2012, che istituisce norme minime in materia di diritti, sostegno e protezione per le vittime ovunque si trovino nell’Unione (IP/12/1066).

La necessità di assicurare assistenza e protezione alle vittime è ribadita da una relazione pubblicata  dall’Agenzia dell’Unione Europea per i Diritti Fondamentali (Fra), le cui conclusioni, spiega la Commissione, "sottolineano il bisogno di servizi di sostegno più mirati. Nonostante i passi avanti, in molti Stati membri tali servizi devono essere ulteriormente migliorati. Assicurare alle vittime l’accesso a servizi di sostegno mirati, rimuovere gli ostacoli burocratici per l’accesso al patrocinio gratuito e fare in modo che le persone siano informate circa i loro diritti e i servizi disponibili sono alcune delle proposte concrete di miglioramento".