martedì 13 gennaio 2015

News dalla rassegna stampa. ItaliaOggi: "Depenalizzati i mini reati. La truffa 'leggera' si perdona"

 
Dal quotidiano 'ItaliaOggi'.
 
Via d’uscita per chi commette una truffa: quella tenue si perdona. Lo stesso per il furto semplice, il danneggiamento, l’appropriazione indebita, la minaccia e la violenza. E così per tutte i reati puniti con la pena pecuniaria o con la pena detentiva fino a 5 anni. È una depenalizzazione in concreto e trasversale quella prevista dallo schema di decreto legislativo, in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto, attuativo della legge delega n. 67/2014, attualmente all’esame del senato per il parere.
 
Il provvedimento introduce la non punibilità dei reati che provocano un’offesa di particolare tenuità, quando, contemporaneamente, il comportamento del reo risulta non abituale. Siamo di fronte a una «depenalizzazione», che riguarda tantissimi reati. La norma riguarda tutti i reati puniti con pena detentiva non superiore nel massimo a cinque anni o con la pena pecuniaria, sola o congiunta alla pena detentiva. Le relazioni di accompagnamento al decreto e, in particolare, l’analisi dell’impatto della regolamentazione evidenzia l’ambito di applicazione.

La novità riguarderà tutte le contravvenzioni e molti delitti. Tra questi la violenza privata, la violenza o minaccia per costringere a commettere un reato, la minaccia aggravata, alcuni delitti contro l’inviolabilità del domicilio e numerosi reati contro il patrimonio (dal furto semplice, al danneggiamento, dalla truffa all’appropriazione indebita).

Ma anche percosse, lesione personale non aggravata, la rissa, omissione di soccorso, alcuni false attestazioni, il maltrattamento di animali, la violazione degli obblighi di assistenza familiare, le intercettazioni informatiche, la rivelazione di segreto professionale. Certamente non basta solo il requisito della soglia di sanzione, in quanto il magistrato dovrà valutare due elementi: la tenuità dell’offesa e la non abitualità della condotta.

Tuttavia è chiaro che sono tante le aspettative di espulsione dal circuito penale di molti procedimenti, tanto che nella stessa relazione si danno indicazioni per una ampia applicazione dell’istituto: il beneficio potrà essere fruito anche se si riscontra un reato abituale; la presenza di un precedente non è ostativa al riconoscimento dei presupposti di legge; si può concedere l’agevolazione anche quando la legge prevede la tenuità del danno come circostanza attenuante.