martedì 21 aprile 2015

News economia, ItaliaOggi e Il Sole 24Ore: "Bankitalia: utilizzare il 'bonus' del Def per riequilibrare i conti pubblici"

Il 'tesoretto' nel Def, pari a 1,6 miliardi di euro nel 2015, non va speso ma va utilizzato per "accelerare il riequilibrio" dei conti pubblici.
E' quanto ha affermato il vice direttore generale della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini, nell'audizione sul Documento di economia e finanza davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato.

"Per l'anno in corso la deviazione rispetto agli impegni circa la riduzione del disavanzo strutturale è modesta", ha spiegato Signorini, "ma in linea di principio, e coerentemente con lo spirito della normativa in materia di finanza pubblica, appare opportuno che un andamento tendenziale del saldo migliore delle attese, peraltro dovuto interamente alla minore spesa per interessi, sia utilizzato per accelerare il riequilibrio della finanza pubblica".

"Nel Def", ha poi aggiunto Signorini, "si annuncia che nel 2016 non verranno attuati gli inasprimenti fiscali previsti dalle già menzionate clausole di salvaguardia; i mancati proventi (pari a circa l'1% del pil) troverebbero copertura in parte utilizzando i margini derivanti dal miglioramento delle stime tendenziali, in parte con riduzioni di spesa. Queste ultime, indicate pari a 0,6 punti percentuali di prodotto, non sono a questo stadio precisate; dovranno essere definite con la prossima Legge di stabilità
 
Tra le misure da attuare 'con sollecitudine', Signorini ha citato in particolare i decreti attuativi del Jobs Act. Quelli approvati nei primi mesi dell’anno e "che hanno dato parziale attuazione alla legge delega, intervengono sulla disciplina dei licenziamenti limitando l'incertezza sull'esito del contenzioso, rafforzando i meccanismi di sostegno al reddito in caso di perdita dell'impiego, avvicinando l'Italia alle migliori pratiche internazionali e semplificano la disciplina dei rapporti di lavoro".