lunedì 1 giugno 2015

Rassegna stampa, ItaliaOggi: "Falso in bilancio, in vigore la nuova legge"

Ripristinato il reato di falso in bilancio: con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di sabato 30 maggio, la legge 69/2015 anticorruzione, varata la scorsa settimana, entra in vigore. Cuore del provvedimento la reintroduzione nell’ordinamento del delitto di false comunicazioni sociali, punito con il carcere.
 
Se, infatti, la società di cui si 'truccano' i conti è quotata, si rischia la reclusione da 3 a 8 anni, se non quotata, da uno a 5; la disciplina, inoltre, stabilisce che si procede sempre d’ufficio, a meno che non si tratti di piccole realtà non soggette al fallimento, per le quali vale una sanzione ridotta (da 6 mesi a 3 anni), mentre è fissata la non punibilità per gli illeciti di 'particolare tenuità'.
 
Quanto alla responsabilità amministrativa degli enti, raddoppiano le sanzioni pecuniarie (fino a 600 quote nel caso di società in borsa, fino a 400 per quelle 'fuori listino', laddove ogni quota va da un minimo di 258 a un massimo di 1.549 euro).

Altri capitoli riguardano l’inasprimento delle pene per la corruzione e la concussione e l’'aut aut' per accedere al patteggiamento, beneficio condizionato alla restituzione del 'maltolto' (il prezzo, o profitto del reato).
 
E, insieme alla previsione di una stretta collaborazione tra gli inquirenti e l’Autorità nazionale anticorruzione, si concede lo 'sconto' ai collaboratori di giustizia: chi fornirà le prove, o aiuterà ad individuare gli altri responsabili, o il sequestro delle somme godrà della riduzione della condanna da un terzo a due terzi.