martedì 23 giugno 2015

Rassegna stampa, Il Sole 24Ore: "Relazione Garante Privacy, 222 ricorsi nel 2014"

Nel 2014 sono stati adottati 628 provvedimenti collegiali. L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha fornito riscontro a 4.894 tra quesiti, reclami e segnalazioni con specifico riferimento ai seguenti settori: marketing telefonico (in forte aumento), credito al consumo, videosorveglianza, recupero crediti, assicurazioni, rapporti di lavoro, giornalismo, condominio.
 
Sono stati intrapresi - emerge dalla relazione annuale presentata al Parlamento - 222 ricorsi, riguardanti soprattutto banche e società finanziarie, datori di lavoro pubblici e privati, attività di marketing, editori, compagnie di assicurazione, operatori telefonici e telematici, informazioni creditizie, amministrazioni condominiali. Sono state effettuate 385 ispezioni, svolte anche grazie all’ausilio del Nucleo Privacy della Guardia di finanza; le violazioni amministrative contestate sono state 577.
"È auspicabile che il decreto all’esame delle Camere sappia ordinare i cambiamenti resi possibili dalle innovazioni in una cornice di garanzie che impediscano forme ingiustificate e invasive di controllo, nel rispetto della delega e dei vincoli della legislazione europea". Così il Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, in relazione alle novità previste nel Jobs Act in materia di controllo a distanza sui lavoratori attraverso strumenti tecnologici.
 
"Nei rapporti di lavoro - ha spiegato Soro - il crescente ricorso alle tecnologie dell’organizzazione aziendale, i diffusi sistemi di geolocalizzazione e telecamere intelligenti hanno sfumato la linea - un tempo netta - tra vita privata e lavorativa. Un più profondo monitoraggio di impianti e strumenti non deve tradursi in una indebita profilazione delle persone che lavorano. Occorre sempre di più coniugare l’esigenza di efficienza delle imprese con la tutela dei diritti", ha concluso il Garante.